Si definisce DUELLO il combattimento consensuale e prestabilito che scaturisce per la difesa dell’onore, della giustizia e della rispettabilità; e che si svolge secondo regole accettate in modo esplicito o implicito tra uomini di medesimo ceto sociale e armati nel medesimo modo.
Il duello non è dissimile ad un rito dunque: al pari dell’esperienza scenica.
Ridley Scott afferma: “quello che molti non capiscono è che ogni combattimento è una drammaturgia, sono sempre due uomini che si affrontano, solo che usano il ferro anziché le parole.” A partire da questo assunto ogni duello potrebbe essere tradotto in scontro verbale e viceversa, parola e spada altro non sono che linguaggi, strumenti diversi utili al medesimo scopo: rendere tangibile il conflitto tra due soggetti.
Non siamo cambiati molto nella storia: dalle battaglie gladiatorie sulla sabbia del Colosseo agli intimi deliri di Sarah Kane, tutto quello che abbiamo sempre voluto vedere sono delle umanità che tentano di sopraffarsi; il modo è forma.
Scritto da Matilde D’Accardi e liberamente tratto dal romanzo di Joseph Conrad, Il Duello (libro che tra l’altro ha ispirato l’opera prima I duellanti di Ridley Scott) si trasforma, in un epopea shaekspeariana divisa in cinque capitoli, (ognuno dei quali prevede un duello) che catapulta lo spettatore attraverso i sedici anni fondamentali della storia Napoleonica.
Due tenenti di cavalleria, entrambi appartenenti all’esercito dell’Imperatore Bonaparte ma di estrazione sociale opposta, a causa di una misteriosa “questione d’onore” si sfidano a duello per quindici anni, cercando l’uno di sopraffare l’altro con ogni arma ed in ogni modo l’onore cavalleresco permetta, tanto che la loro rivalità diverrà leggenda. I due invecchieranno e vivranno gli enormi stravolgimenti sociopolitici dell’epoca (l’egemonia Napoleonica, la Campagna di Russia, Lipsia e l’Elba, Waterloo e Sant’Elena, fino ad arrivare alla Restaurazione) circondati da una folla di personaggi eccentrici e pericolosi, ognuno dei quali tenterà a suo modo di scoprire il segreto che si nasconde dietro quella folle sfida, che ha l’odore di un’inimicizia antica e che sembra incarnare un conflitto di classe che si perpetua da generazioni.
A condurre lo spettatore attraverso gli anni e i luoghi di un’Europa sconvolta dalla guerra, le splendide canzoni di gusto brechtiano scritte appositamente per lo spettacolo da Francesco Leineri e cantate e suonate dal vivo dagli attori.
Lo spettacolo ha debuttato in Prima Nazionale presso il Nuovo Teatro Comunale di Sansepolcro il 18 Settembre 2014 come conclusione della Prima Edizione della Residenza Vulìcevich e ha vinto il bando indetto da Zétema Progetto Cultura per la rassegna Autunno nei Musei, in occasione della quale è stato presentato in versione ridotta nelle sale del Museo Napoleonico di Roma. Lo spettacolo è stato inserito nella XXXVI edizione di Benevento Città Spettacolo.
Di Matilde D’Accardi
Tratto dall’omonimo romanzo di Joseph Conrad
Con: Michele Lisi, Carlotta Mangione, Alessandro Marmorini, Davide Paciolla
Musiche originali di Francesco Leineri
Regia di Alessandro Marmorini
Produzione I due della città del sole s.r.l in collaborazione con Sus Babi Teatro
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