ALL IN – il gioco può causare solitudine

Ernesto e Ruggero sono due amici da sempre. Sono cresciuti troppo in fretta e sono già al punto di non ritorno: sono entrambi soli.
Ernesto è un giocatore patologico, scommettitore compulsivo, si è giocato e ha perso tutto: la moglie, la figlia, la casa. Ma continua a farlo ossessivamente con una piccola slot machine da “arredamento” che però funziona senza soldi. E’ sommerso da debiti preoccupanti.
Ruggero è l’altra faccia della medaglia : appa rentemente è un vincente, nella sua vita non ha mai rischiato nulla, non ha mai scommesso ed è il miglior amico dell’altro, ma soprattutto unico perché non gli ha mai prestato un centesimo. Vive anche lui da solo abbandonato dai genitori a causa del suo l avoro: fa il ragioniere per un “imprenditore” che presta i soldi a strozzo di cui, naturalmente il “miglior” cliente è proprio Ruggero ha sempre garantito per il suo amico, ma i debiti crescono a dismisura e l’unico compromesso che riesce a trova re è quello di “suggerire” ad Ernesto una roulette russa organizzata proprio dal suo capo, davanti a scommettitori facoltosi che punteranno sulla vita o sulla morte, colpo dopo colpo. Sarà il punto del non ritorno, la resa finale tra i due, il momento di m ettersi in gioco scommettendo sulla vita o sulla morte.

allin3

di Roberto Nugnes
adattamento Geremia Longobardo, Gennaro Di Colandrea, Giuseppe Miale di Mauro
scenografia LUIGI FERRIGNO
disegno luci  GIUSEPPE DI LORENZO
musiche originali ANTONIO DELLA RAGIONE
regia GIUSEPPE MIALE DI MAURO
con Gennaro Di Colandrea e Geremia Longobardo

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